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QUANDO IL CENTRO È FORTE LO È ANCHE LA PERIFERIA

Siamo tutti attenti al lavoro della mente in performance con l’illusione che questa parte possa cambiare magicamente il risultato. Un po' è vero dal punto di vista mentale e questa può sembrare una provocazione se fatta da uno Psicologo dello sport.
La performance è il risultato di MENTE – CORPO e quando c’è anche di un attrezzo.
Come per l’unità psicosomatica non si può prescindere dalla cura di questi tre elementi di cui la mente è il centralino e il coordinatore degli stessi.

L’allenamento mentale si appoggia alla pratica quando si sviluppano memorie corporee corrette e per la correttezza ci vuole un buon tecnico esperto dell’area motoria.
Le memorie corporee e l’allenamento permettono la costruzione di schemi sicuri e di automatismi, tanto utili nella preparazione mentale e nella esecuzione della performance.
Questo tipo di training permette l’esecuzione del gesto senza doverlo pensare (pensate a quando avete imparato a guidare…) per questo l’integrazione di questi elementi è fondamentale per la buona riuscita.
Poi esiste un buon modo di pianificare tramite il goal setting dove vengono analizzati e monitorati i tre aspetti durante la stagione sportiva, definendo gli obiettivi realistici, chiari e misurabili.
Non dimenticate che un atleta in affanno non è stato progettato e pensato prima … un atleta in automatismo e senza affaticamento è uno spettacolo da vedere ed è un’esperienza molto piacevole anche per lui.
Infatti lo stato di FLOW è proprio questo PIACERE E ASSENZA DI PENSIERO, FLUIRE E REALIZZARE.
Se l’hai provato non lo dimentichi più!!!!

BUONA GIORNATA

Dott.ssa Fabiola De Paoli


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