Questo contributo nasce da una frase che sento spesso: “è bravo ma non passa mai la palla”.
Ho riflettuto molto sul tema del passare la palla, perché richiama una parte dello sviluppo della mente del bambino.
Il bambino parte da un presupposto egocentrico, ha una visione del mondo che parte da sé e non ha ancora la capacità di vedere l’altro e il sistema che gli gira intorno. Questo accade nel gioco ma ancora prima nelle relazioni umane.
E’ solo con il pensiero operatorio formale, secondo J. Piaget, che il bambino incomincia ad individuarsi come oggetto tra gli oggetti, a pensare i propri pensieri e le emozioni e a scorgere di essere inserito in un sistema cambiando prospettiva anche del mondo.
Inoltre da un pensiero esclusivamente concreto comincia ad astrarre e quindi immaginare i pensieri e le azioni.
Per questo quando il bambino comincia a passare la palla, ci sta dicendo che sta crescendo e questo concetto non parte dalla sua generosità, ma dallo sviluppo della sua mente.
Siete curiosi?
Troverete gli approfondimenti nelle pillole di FORM-AZIONE on line “ADO SI DIVENTA”.
Un saluto
Dott.ssa Fabiola De Paoli
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