lat. *accollĭgĕre, comp. di ad- e collĭgĕre «cogliere, raccogliere»
L’accoglienza è un’apertura:
ciò che così viene raccolto o ricevuto viene fatto entrare - in una casa,
in un gruppo,
in sé stessi.
Tratto dal profilo social Una parola al giorno
La mente dei bambini ha ridotte capacità spaziali e temporali e la ritualità viene in aiuto, per la costruzione interna e esterna, di questi importanti elementi costitutivi dell'esperienza umana.
All'interno del nostro percorso abbiano analizzati i fattori emotivi-relazionali ma anche gli aspetti cognitivi, neuro-evolutivi e motori.
Per semplificare parliamo di un organo di estrema importanza, consapevoli che il nostro cervello abbia una modalità "orchestrale" di agire, in armonia e connessione tra varie parti.
L'ippocampo è una preziosa struttura cerebrale, che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, alla memoria spaziale e all'orientamento.
Gli esperti concordano nel dire che l'ippocampo giochi un ruolo nella formazione di nuovi ricordi e nella scoperta di nuovi ambienti, eventi e stimoli.
Le modalità di accoglienza e separazione dal setting dell'allenamento ritualizzate possono essere molteplici, a seconda dello stile dell'istruttore e del gruppo di bambini.
Lo spazio deve essere costruito a misura , se possibile esclusivo e con un confine preciso e non dimentichiamo che i bambini utilizzano oggetti di passaggio tra casa e spazio sportivo per sentirsi più sicuri nel nuovo ambiente.
Questi oggetti vengono definiti in psicologia OGGETTI TRANSIZIONALI che possono facilitare la separazione e l’inserimento.
L’oggetto può essere portato da casa oppure trovato all’interno dei vostri giochi, da considerare insieme agli attrezzi a vostra disposizione.
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Buona Giornata a voi
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